il gomasio

Ci ho impiegato un po’ prima di cimentarmi a fare il gomasio. A volte è veramente solo la  pigrizia mentale a frenarmi. Spasimo per provare a fare, poi magari mi freno pensando siano cose difficili o dispendiose di tempo. Sbagliato! Il gomasio è veramente facilissimo da fare e non richiede chissà quanto tempo, una mezz’oretta e tutto è pronto, in quantità poi che penso mi basterà per molto tempo.

Vi ho convinti a provare? E’ vero si trova già pronto in negozio. Ma quanto bello è poter scegliere gli ingredienti? In questo caso sia sesamo che sale marino italiani…W L’Italia e i prodotti italiani, soprattutto in questo periodo storico che fa paura…

 

Ingredienti:

Mettete i semi di sesamo in un colino a trama sottile e lavateli bene sotto l’acqua corrente. Lasciateli scolare.

Scaldate una padella dal fondo spesso ed asciugate il sale mettendolo qualche istante nella pentola calda. Mettetelo da parte in un piatto fondo. Tostate i semi di sesamo, dapprima a fiamma media-alta per asciugarli bene, mescolandoli in continuazione con un cucchiaio di legno. Quando saranno perfettamente asciutti cominceranno a scoppiettare: abbassate la fiamma e continuate a tostarli ancora per un paio di minuti. Saranno pronti quando riuscirete a sbriciolarli con facilità stringendone qualcuno con le dita.

A questo punto versate i semi nel piatto assieme al sale, mescolateli e metteteli nel macina caffè. Frantumate circa il 90% dei semi, lasciate raffreddare e trasferitelo in un vasetto di vetro.

Accorgimenti ed uso:

Essendo un condimento, la quantità e il rapporto tra sale e semi di sesamo non sono fissi. Esistono ricette con proporzioni variabilissime, ne ho trovate da 1:6 a 1:20. Questo può variare in base ai  gusti personali. Io sono partita da una ricetta con una proporzione intermedia (1:12).

Il procedimento richiede di triturare tutto in un suribachi (un mortaio giapponese con al suo interno delle scanalature che facilitano la triturazione dei semi di sesamo) ma io ho tritato tutto con un macina caffè.  Per la conservazione ho usato un barattolo di vetro ben chiuso. Varie indicazioni dicono di consumarlo entro 8 giorni. Io avendone fatto un po’ troppo, un po’ l’ho regalato, il resto lo sto conservando in freezer in un barattolo di vetro.

E’ l’ideale per condire cereali, paste e risotti, insalate, verdure, carne e pesce. Può essere creato con diverse varianti dall’aggiunta di erbe aromatiche, ad altri tipi di semi, pinoli, mandorle o noci tritate oppure alghe polverizzate.

Foto da http://www.justhungry.com/suribachi-japanese-grinding-bowl-or-mortar

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