Semi oleaginosi…

I semi oleaginosi sono i semi di alcune piante particolari (es. zucca, sesamo, ecc), che hanno caratteristiche molto simili a quelle della frutta secca. Si tratta di cibi poco utilizzati e conosciuti solo in parte, ma che andrebbero invece utilizzati di piu’, sia perche’ sono molto buoni, sia perche’ contengono importanti sostanze nutritive. Contengono soprattutto minerali, come il selenio, il magnesio, il ferro, lo zinco, e sono molto ricchi di grassi, tant’è che sono utilizzati anche per ricavarne degli oli (i più noti sono quello di arachidi e di girasole, mentre il più prezioso è quello di semi di lino). I grassi più importanti sono gli acidi grassi omega-3; l’assunzione di questi grassi, attraverso soprattutto il consumo regolare di frutta secca e semi oleaginosi, si è dimostrato importante nella prevenzione della malattie vascolari legate all’arteriosclerosi. Questi semi superenergetici hanno inoltre un contenuto elevato in proteine, che li rende un alimento proteico vegetale interessantissimo; possono ad esempio rappresentare una perfetta fonte proteica “dolce” da inserire a colazione, oppure come spuntino, poichè sono anche pratici da portare con sé in ufficio, a scuola, ecc. Consumati in questo modo provocano un profondo senso di sazietà e di soddisfazione dell’appetito, oltre a dare un pieno di energia per tutta la giornata.

 

 

Esistono molte specie di semi, ma per tutti vale la pena osservare qualche semplice regola: è bene consumarli l’anno di produzione e conservarli in luoghi freschi, asciutti e al riparo dalla luce, per evitare che i grassi si alterino. Meglio scegliere semi provenienti da coltivazioni biologiche ed è bene avvicendarli a tavola, alternarli con fantasia.

SEMI DI GIRASOLE

Sono tre le tipologie di girasole (bianco, nero, striato) e in tutti e tre i casi si tratta di alimenti particolarmente nutrienti, in cui è presente la rara e preziosa vitamina B12 e l’acido clorogenico, che svolge un’azione di protezione dell’organismo sia come antibatterico e antinfettivo, sia come agente antitumorale e antimutageno. I semi di girasole bianco sono ricchi di acido linoleico (Omega-6), un acido grasso che abbatte l’azione dei radicali liberi; i semi di girasole nero contengono una buona percentuale di ferro, manganese, zinco, oltre a essere ricchi di fibre; i semi di girasole striato sono utili per migliorare le funzioni intestinali.

Sono una buona sorgente di vitamine B1 (contenuto record di vitamina B1: 1,36-2,2 mg), B2, E, D, A, PP, magnesio, ferro, e contengono numerosi oligoelementi come cobalto, manganese, zinco e rame. Possiedono inoltre delle proteine più facilmente utilizzabili di quelle della soia e un’elevata concentrazione di acido linoleico, uno dei precursori degli acidi grassi essenziali. Per la presenza di questo ed altri acidi grassi insaturi e polinsaturi, i semi di giralose (come per la maggior parte dei semi oleosi) sono indicati per chi deve tenere a livelli ottimali un tasso di colesterolo troppo alto nel sangue. C’è poi da aggiungere la presenza di fenoli, principi attivi a cui sono state riconosciute proprietà preventive nei confronti delle malattie degenerative e in particolare di tumori e arteriosclerosi.

Il consiglio è di mangiarne ogni giorno almeno due cucchiaini; gradevoli nelle insalate, possono essere consumati anche a colazione nello yogurt.

 

SEMI DI SESAMO

Il sesamo è caratterizzato da proteine (18,7%), grassi (53,5%) e carboidrati (15,6%). A fronte del potere calorico dei semi di sesamo (595 kcal), c’è un’elevata azione di protezione, rafforzamento del sistema immunitario e stimolazione del sistema nervoso.Anche la dotazione di sali minerali risulta superiore alla media degli altri semi oleosi, grazie al contenuto record di calcio (815 mg), fosforo (477 mg), magnesio (815 mg) e ferro (20,1 mg). Assai interessante appare anche la dotazione di vitamina B1, B2 e PP.

In Oriente li considerano stimolanti e ricostituenti del sistema nervoso e li raccomandano nelle convalescenze e nei periodi di superlavoro mentale.
Unico inconveniente di questo prezioso seme oleoso è rappresentato dalla presenza di sesamolo, una sostanza potenzialmente cancerogena che si forma durante il processo di tostatura (attenzione quindi a quando vi preparate il gomasio); per ridurre al minimo la sua presenza è sufficiente effettuare una tostatura assai leggera, in modo da evitare la formazione di sostanze tossiche.

 

SEMI DI LINO

Il lino, Linum usitatissimum, era noto già ad Ippocrate, il padre fondatore della medicina, per le virtù curative dei suoi semi, scrigni di Omega-3. Impiegati per decotti o spremuti per ottenerne un olio, i semi di lino sono una miniera di acidi grassi essenziali, mucillagini, proteine, minerali, vitamine B1, B2, E e soprattutto F; questa vitamina è indispensabile nella formazione delle membrane cellulari e contrasta i processi infettivi e l’invecchiamento. Inoltre contiene acidi grassi omega 3, presenti in percentuali importanti, sali minerali, proteine, lipidi, acido linoleico, fibre e lignani.

L’olio di semi di lino è ricchissimo di tutta la gamma di acidi grassi essenziali del gruppo Omega 3, 6 e 9, i cosiddetti “grassi buoni”. L’acido alfa-linoleinico (ALA) in esso contenuto, in particolare, migliora l’ossigenazione e il ricambio delle cellule con un marcato effetto anti rughe, è essenziale per il funzionamento del sistema immunitario e di quello endocrino, e disinfiamma le mucose. L’ olio di semi di lino, inoltre, “lubrifica” le attività metaboliche, e aiuta il corpo ad attivare i processi di disintossicazione e ad eliminare le tossine attraverso pelle, reni e intestino;mantiene stabile il livello di colesterolo, ripulisce l’intestino, migliora la peristalsi e interviene positivamente nelle affezioni dell’apparato gastroenterico (sia in caso di colon irritabile che di stipsi).

L’aspetto più importante, legato alle proprietà dei semi di lino riguarda il risultato di alcune ricerche condotte negli Stati Uniti che parrebbe dimostrare come il consumo dei semi di lino possa ridurre il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore (seno, prostata, e colon le parti interessate); l’effetto è dovuto ai lignani, sostanze appartenenti alla classe dei fitoestrogeni che proteggono le piante dall’attacco dei microrganismi ostili, e che sono dotati di una efficace azione antiossidante e antitumorale.

I semi di lino sono anche conosciuti per le loro proprietà lassative dovute all’alto contenuto di mucillagini; un cucchiaio di semi di lino in un bicchiere d’acqua lasciato a macerare per qualche ora, si rigonfia formando una sostanza mucillaginosa che li avvolge, che ha un’azione lassativa meccanica; molto diffusa anche la pratica dei cataplasmi di semi di lino utili in caso di tosse o catarro bronchiale.

 

SEMI DI ZUCCA

Sono composti da grassiper circa il 50%, da carboidrati per il 24% e per circa il 18% da proteine; sono ricchi di minerali come magnesio, zinco e selenio, di vitamina E. I grassi contenuti nei semi di zucca sono ricchi di acidi grassi essenziali monoinsaturi e polinsaturi, quindi di alto valore biologico.

Conosciuti nella tradizione popolare per le loro proprietà vermifughe, contengono cucurbitina, sostanza che favorisce il distacco dei parassiti dalle pareti intestinali e sembra avere un interessante effetto preventivo nei confronti delle malattie della prostata, tumori compresi. L’assunzione costante di questi semi ha inoltre un’azione benefica sul tono muscolare della vescica: aiuta a prevenire i disturbi legati all’ingrossamento della prostata ed è utile in generale a combattere i disturbi che interessano l’apparato urinario, anche femminile, come infiammazioni e cistite, debolezza e irritabilità della vescica, compresa quella di origine nervosa, catarro vescicale, incontinenza.

 

SEMI DI CANAPA

Tra i semi più ricchi e preziosi per l’organismo umano ci sono i semi di canapa. Il seme di canapa presenta una frazione grassa (34-35%) di ottima qualità e di composizione equilibrata costituita, per il 70-75%, da una miscela di acidi grassi polinsaturi o essenziali. In particolare il rapporto tra Omega-6 e Omega-3 e GLA è: 60 % di acidi linoleici e il 25 % di acidi linolenici e il 4% di acido gamma linoleico (insostituibile, quest’ultimo, nel processo di sintesi delle prostaglandine, sostanze che regolano l’attività di numerose ghiandole, dei muscoli e dei ricettori nervosi). I semi di canapa sativa contengono quindi naturalmente Omega-6 ed Omega-3 in rapporto 3/1, che in natura è quello più vicino al rapporto ideale per l’uomo (4/1 fino a 6/1 è la proporzione raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità); ideale per prevenire o curare le malattie più diffuse nelle società moderne (colesterolo non HDL alto, trigliceridi nel sangue, diabete, artrite reumatoide, artrosi, asma, psoriasi ed eczema atopico, lupus, altre malattie autoimmuni in genere, sindrome premestruale, depressione).

Un solo seme racchiude, in buona proporzione e in forma altamente digeribile, tutti e otto gli aminoacidi principali che sostengono la sintesi proteica e l’azione del sistema immunitario,

Di tutto rispetto il tenore dei carboidrati (516 Kcal per 100g) che ne fanno anche un eccellente integratore energetico. Buona è anche la percentuale di fibra grezza e di sali minerali, tra cui prevalgono il ferro ed il fosforo. Considerevole anche la dotazione di vitamine A, E, PP, C, e del gruppo B, con l’esclusione della B 12. Da sottolineare la ricchezza in Vitamina E, apprezzata per le virtù preventive di malattie degenerative e il potenziale antiossidante.

Persino il Ministero della Salute (circolare del 22 maggio 2009) ha riconosciuto il contributo eccezionale dei semi di canapa sativa e derivati, quali olio e farina.
L’introduzione dei semi di canapa sativa nell’alimentazione quotidiana è infatti altamente indicata per l’organismo umano, in qualsiasi stato di salute esso si trovi come nutrimento essenziale, in particolare per:
– prevenire malattie cardiovascolari,

– ridurre i livelli di colesterolo LDL,

– rafforzare il sistema immunitario e coadiuvare le terapie in diverse patologie.

Queste caratteristiche rendono i semi di canapa sativa un “vaccino nutrizionale”, alimento che, introdotto nella dieta giornaliera, rinforza e regola la risposta del sistema immunitario, del sistema ormonale e del sistema nervoso nei confronti delle aggressioni dell’ambiente.

 

PINOLI

I pinoli sono i più teneri e dolci tra i semi oleosi, dall’aroma molto simile a quella della mandorla. I pinoli hanno un alto contenuto di grassi (50%), prevalentemente insaturi, con un’importante percentuale di acido linoleico (Omega 6). Sono molto ricchi di proteine, sono un’ottima fonte di vitamine (soprattutto E e PP) e minerali (soprattutto calcio, fosforo, ferro ,potassio, magnesio e manganese), e sono ricchi di fibre.

Storicamente il pinolo è considerato un prezioso alimento afrodisiaco e stimolante per la fertilità.

 

 

Informazioni tratte da:

http://www.cure-naturali.it/dieta-alimenti/1943/semi-oleosi/393/a

http://www.ilsentiero.net/2010/02/semi-oleosi-le-noci.html

http://www.vegfacile.info/cibi-vegan.html

http://fiocco59.altervista.org/semi_curativi.htm

http://www.riza.it/benessere/sos-salute/3134/semi-di-lino-piccoli-grandi-spazzini-anti-scorie.html

http://www.mr-loto.it/

http://www.lerboristeria.com/articoli/2007_06.php

http://www.cure-naturali.it/

http://www.consiglialimentari.it/article/elogio-delle-mandorle/160.htm

http://www.spigadoro.org/it/esperto-risponde/semi-preziosi-semi-oleaginosi/

Written by Chiara Dal Bello

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